Edilizia bicolore
Le lastre in policarbonato alveolare possono essere prodotte in diverse colorazioni, a seconda della trasmissione luminosa LT% e del fattore solare G richiesti dal progetto, o semplicemente a seconda della preferenza del cliente riguardo il colore e la quantità di luce in ingresso, oltre che la sua distribuzione nell’ambiente interno.
Il colore della lastra è importante ai fini di estetica di esterni, se deve essere posta in continuo sulla facciata di un edificio industriale o di servizi, un colore accesso può rendere più bello l’intero edificio e rendere distinguibili l’azienda o gli uffici da chi li vede dalla strada.
Il colore diventa riconoscimento, come se fosse un logo.
Non bisogna dimenticare però che il colore della lastra influenza anche il colore della luce che la attraversa.
Può rivelarsi necessario l’utilizzo di una determinata colorazione per motivi architettonici, ma la colorazione stessa può non essere compatibile con le necessità che riguardano l’illuminazione degli ambienti interni che invece devono avere una luce idonea per lo svolgimento del lavoro al loro interno, sia per motivi di comfort del personale, sia per tematiche legate al diritto del lavoro.
La soluzione a queste diverse necessità è data dalla flessibilità delle macchine di estrusione del policarbonato alveolare e dal loro avanzato sviluppo tecnologico, è possibile produrre lastre di policarbonato alveolare con le due superfici della lastra in colori diversi.
La colorazione accesa non è solo superficiale ma in massa fino ad arrivare a metà nucleo, per poi cambiare in una colorazione in una più neutra.
L’alternativa sarebbe l’applicazione di una pellicola colorata che però potrebbe presentare diversi problemi, non ultimi la possibile formazione di bolle durante la sua applicazione, il rischio di delaminazione nel tempo, in particolare sui bordi e ancor di più sugli angoli.
Il policarbonato alveolare bicolore invece è estremamente più durevole in quanto rischia solo un leggero cambiamento di tonalità dopo anni di esposizione al sole, se non per eventi atmosferici o urti violenti.
Questa tecnologia viene incontro sia alle necessità architettoniche, sia a quelle di illuminazione interna, trasmettendo un certo tipo di impatto alla vista esterna del materiale, ma filtrando la luce nella colorazione desiderata.
È comune infatti l’utilizzo di questi materiali per la realizzazione di pareti o finestrature, dove il colore esterno è intenso, come i colori rosso, blu, verde, mentre il colore interno della lastra è trasparente oppure opale, conferendo alla radiazione luminosa visibile in ingresso nell’edificio una colorazione più neutra e gradevole per gli individui operanti al suo interno.
La possibilità di produrre lastre in policarbonato bicolore permette il raggiungimento dello stesso risultato che si avrebbe utilizzando due pannelli diversi a composizione della stratigrafia della parete o della finestratura, riducendo però così notevolmente i costi ed i tempi di posa.
Un’altra applicazione per cui si presta particolarmente questo tipo di tecnologia è la realizzazione di divisori d’interni, ad esempio quando una stessa parete è in comune tra un ufficio, dove si direzionerà il colore neutro, e una zona più attiva e di passaggio come la zona della pausa caffè o della pausa pranzo, un corridoio o altre zone in cui non sia prevista la presenza di persone per diverse ore al giorno.
Oltre a queste applicazioni tecniche il materiale si presta ad una serie di applicazioni in cui prevale l’estetica del materiale più delle sue qualità di isolamento termico e di estrema resistenza agli urti, ad esempio può essere utilizzato negli stand delle fiere oppure nell’allestimento dei negozi.